Il sesso duro, rude e brutale è un classico dei film porno ed è sempre più diffuso tra le coppie. Ma come si fa a farlo bene?
Spanking, slapping, choking, graffi, morsi e così via fanno parte di quel sesso consensuale ma rude, duro, brutale, forte e anche un pò violento, definito anche come rough sex e si sta diffondendo sempre più tra le coppie, specialmente per desiderio delle donne che vogliono essere possedute in un certo modo.
Nel mondo del porno, il rough sex è quasi irrinunciabile, e non solo per il pubblico maschile, ma anche per quello femminile: questo accade perchè tra i sogni erotici della maggior parte di noi, spesso c’è qualcosa di proibito.
Per fare il sesso migliore della propria vita, insomma, si ambisce alle Cinquanta Sfumature di Grigio, anche se non sempre il nostro partner è d’accordo.
I consigli delle esperte
Erika Lust, Dana Vespoli, Joanna Angel, tre registe famose del porno hanno raccontato la loro esperienza al sito Cosmopolitan.
Erika Lust parla del sesso duro e dice:
“Sicuramente le donne sono sempre più interessate a esplorarlo, e un film come Cinquanta sfumature di grigio, per quanto totalmente irrealistico e contorto, ha contribuito a rendere più popolari queste dinamiche.
Comunque il rough sex può essere grandioso se ti piace e se è fatto tra due persone consenzienti (e ti diverti!). Ma è sbagliato pensare che piaccia a tutte. Ci sono donne che a letto vogliono dominare, oppure invece semplicemente condividere”.
In merito alle barriere da superare Dana Vespoli spiega:
«Prima di tutto bisogna chiedersi che cosa si vuole esplorare, e se lo si vuole fare davvero. Penso che le più grandi barriere siano quelle che ci costruiamo da soli, quindi se una donna ha voglia di provarlo, basta che sia esplicita: “Dammi una sberla, più forte, ok non farlo più, mi hai fatto malissimo”.
Lo stesso vale per gli uomini, devono imparare a chiedere: “Posso prenderti con forza? Posso sculacciarti? Ti piace così?”. Potrà sembrare imbarazzante e asettico, ma la chiave del successo del rough sex sta proprio qui, nella comunicazione. Se si riesce a essere chiari fin dall’inizio, ci si mette al riparo da tante ferite, sia emotive che fisiche».